Regista e drammaturga

Virtù dell’Oscurità

Liberamente tratto da “Le tre Ghinee” di Virginia Woolf

Elena Ghiaurov, Valentina Cipriani, Francesco Dendi, Antonella Miglioretto, nella foto di scena di Ilaria Costanzo

Scritto e diretto da Paola Bigatto e Lisa Capaccioli

Con Elena Ghiaurov

E con Valentina Cipriani, Francesco Dendi e Antonella Miglioretto

Scene e costumi Giulia Breno

Luci Roberto Innocenti

Produzione Teatro Metastasio di Prato, prima assoluta, stagione 2015/2016

Cosa possiamo fare per prevenire la guerra?

Tre ghinee, Virginia Woolf

Questa la domanda da cui parte la riflessione di Virginia Woolf, nel saggio teorico “Le tre ghinee”, scritto tra il 1936 e il 1937, qualche anno prima del drammatico scoppio della seconda guerra mondiale. Virginia Woolf osserva impietosamente le cause eterne, sempre presenti anche in noi stessi della violenza: la vanità, il desiderio di onori, di fama, di potere. Mettendo a confronto il punto di vista femminile e maschile sulla questione guerra, ci invita a individuare i germi delle dittature che spesso assumono le vesti smaglianti dell’autoaffermazione.

Il riadattamento per la scena di questo saggio teorico ha seguito due obbiettivi: quello di far in modo che il testo, sebbene collocato nel suo preciso momento storico, additi la contemporaneità, mostrandocela in filigrana, e quello di mantenere, nonostante tagli, accorpamenti e riscritture, quella voce così chiara e presente, quello stile così riconoscibile da poter diventare, in scena, figura.

L’attrice protagonista Elena Ghiaurov restituirà l’asse portante delle parole di Virginia Woolf in prima persona, così come il testo originale è scritto, ma non sarà chiamata ad un lavoro mimetico se non attraverso l’adesione alla logica e al flusso del discorso dell’autrice. Lo spettacolo non si configura esattamente come un monologo, altri attori popoleranno la scena, attori ai quali verranno affidati i diversi materiali che Virginia Woolf cita nello sviluppo della sua tesi: articoli di giornale, frammenti di biografie, citazioni letterarie.

La scena rappresenta uno spazio mentale, la solitudine di quella stanza tutta per sé, presupposto del lavoro creativo secondo le note parole di Virginia Woolf.

È solo una congettura: spontaneità e libertà, la capacità di cambiare e di crescere, si difendono solo con l’oscurità.

Tre ghinee, Virginia Woolf