Regista e drammaturga

Ondina Valla: oltre ogni ostacolo

Lorenza Fantoni interpreta Ondina Valla, prima italiana a vincere una medaglia d’oro alle Olimpiadi di Berlino del 1936

Spettacolo teatrale scritto e diretto da Lisa Capaccioli

Con Lorenza Fantoni

Scene Giulia Breno

Costumi Alberto Allegretti

Luci di Giovanni Tammaro

Voci di Matteo De Mojana e Marco di Giorgio

Produzione Centro Culturale Asteria, con il contributo di Coop Lombardia, Cus Milano

Lo spettacolo verte a descrivere, ripercorrendone la carriera e le vittorie, la figura dell’atleta Italiana Trebisonda Valla, detta Ondina (nata a Bologna nel 1916, morta all’Aquila nel 2006).

https://www.youtube.com/watch?time_continue=3&v=lNg4kSAdeyM&feature=emb_logo
Ondina Valla alle Olimpiadi di Berlino del 1936, video tratto dal film “Olympia” della regista tedesca Leni Riefensthal

Ondina, pioniera dell’atletismo femminile italiano, è la prima a salire sul podio olimpionico: alle Olimpiadi di Berlino del 1936 vince la medaglia d’oro negli ottanta metri a ostacoli e stabilisce il record mondiale di 11’’6.

Non solo vittoria olimpica, ma anche affermazione ed emancipazione del genere femminile, sullo sfondo di un’Italia nel pieno dei conflitti mondiali e del regime della dittatura. L’oro olimpico le conferisce immensa popolarità nell’Italia fascista, divenendo simbolo per le ragazze italiane e simbolo per il regime, quello di “sana e robusta costituzione”.

L’atleta, giovane ed eclettica, vanta sedici presenze in maglia azzurra: gareggia dal 1928 fino al 1940 vantando 15 titoli nazionali e 21 record italiani – due nei mt.100, cinque negli 80 ostacoli, sette in salto in alto, uno nel lungo, uno nel pentathlon, cinque nella staffetta 4×100.

La carriera rosea della “piccola meraviglia italiana”, così definita a Tokyo, in occasione dei “Giochi mondiali dello sport universitario”, rivela la grande personalità di Ondina Valla, che non solo ha “corso” per le sue vittorie come atleta, ma anche come donna.

Donna e atleta: un binomio oggi che non crea disagio, ma che, nel passato, ha destato clamori e anche disapprovazione.

L’interesse per questa figura, non nasce solo dai suoi successi sportivi, che sono stati molti, essendo la Valla un’atleta poliedrica e molto forte, ma soprattutto dal rapporto di questi con il periodo storico in cui sono avvenuti.

In scena un ostacolo, che rappresenta gli otto ostacoli che Ondina ha dovuto superare, non solo durante le sue gare, ma anche nella vita.

Il testo si struttura proprio come la corsa: 8 capitoli che rappresentano 8 ostacoli metaforici (e non solo, perché li ha saltati veramente) che la Valla ha dovuto saltare per tagliare il suo più importante traguardo.

Capitolo 1: Gli allenamenti, cosa significa per un atleta prepararsi per una competizione e quali sono rinunce, difficoltà, momenti che ti fanno andare avanti.

Capitolo 2: Sua madre, la lotta con la madre di Ondina, contraria al fatto che sua figlia, in quanto ragazza, gareggiasse e l’appoggio del padre che le ha permesso di continuare.

Capitolo 3: Il genere, cosa significava gareggiare per una donna all’inizio del secolo scorso e quali erano i compromessi che doveva accettare per poter fare quello che facevano i suoi colleghi maschi e le difficoltà da superare. (Ricordo che per fare sport a livello agonistico si doveva far parte del partito nazionale fascista e Ondina era tesserata, argomento che suscita sempre momenti di dibattito a spettacolo terminato).

Capitolo 4: La chiesa, contraria alla partecipazione delle donne alle Olimpiadi di Los Angeles del 1932, Olimpiadi a cui Ondina Valla sarebbe stata ammessa senza dubbio e che le avrebbe assegnato il titolo della “più giovane atleta italiana nella storia”.

Capitolo 5: Claudia Testoni, l’amica/rivale di Ondina che l’ha affiancata in ben 99 delle sue partenze.

Capitolo 6: I dubbi, i momenti di una gara o di un’esperienza sportiva, in cui vengono messe in dubbio le capacità dello sportivo.

Capitolo 7: Sé stessi, i momenti in cui proprio lo sportivo stesso mette in dubbio le sue capacità.

Capitolo 8: L’ostacolo, la barriera fisica che l’atleta deve superare durante la corsa e frammenti della nascita di questa disciplina sportiva.

Lo spettacolo intende celebrare una grande atleta, non solo per ricordare le sue vittorie ma e soprattutto, per far conoscere alle nuove generazioni ciò che è anche il loro passato.ù

Il 19 ottobre 2018, lo spettacolo riceve il Premio Marco Cassani (firma apprezzata dell’atletica leggera per “La Gazzetta dello Sport” e padre di Giuliana, consigliere regionale FIDAL Lombardia) per la miglior comunicazione a proposito di storia dello sport

Locandina dello spettacolo a cura di C.D.&V.
Lo spettacolo ha debuttato il 4 aprile 2016 presso il Centro Culturale Asteria
Il sito ufficiale su Ondina Valla
Premio Marco Cassani

Ascolta la puntata di Olympia, programma radiofonico condotto da Dario Ricci, su Ondina Valla

Per info e prenotazioni per la diretta streaming dell’8 marzo 2021 visita il sito https://www.centroasteria.it/events/ondina-valla/